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Agricoltura biodinamica

Se ne sente parlare sempre più spesso.

C’è chi ci crede, chi no. Effettivamente la prima volta che ho avuto a che fare con questo tipo di produzione agricola ho pensato: mah… eppure dietro alle teorie apparentemente “strane” di questo approccio c’è tanto da cui imparare.

Vale la pena capire di cosa si tratti.

La biodinamica è considerata a tutti gli effetti una pseudoscienza; il termine pseudoscienza, nell’epistemologia, indica ogni teoria, metodologia o pratica che afferma, pretende o vuole apparire scientifica ma che tuttavia non mostra i criteri tipici di scientificità ovvero non ha alcun’aderenza al metodo scientifico (o metodo sperimentale), che è il metodo alla base della scienza moderna per dimostrare le proprie affermazioni e progredire. Tra i primi ad usare il termine ci fu François Magendie, pioniere della fisiologia. Il termine deriva dal prefisso greco ψευδής pseudés (falso, mendace) e dal latino scientia (conoscenza) (fonte wikipedia).

L’agricoltura biodinamica può essere considerata un insieme di pratiche appunto pseudoscientifiche che si basano sulla visione spirituale antroposofica del mondo da attuarsi durante la produzione agricola, in particolare di prodotti alimentari. 

Attraverso questo approccio si cerca di attuare un’agricoltura più in equilibrio con l’ecosistema terrestre.

Tutto nasce dalle teorie di un filosofo terrestre Rudolf Steiner, vissuto tra la metà del 1800 fino ai primi 20 anni del XX secolo.

Ma in pratica in cosa consiste?

Innanzitutto va detto che questo tipo di agricoltura utilizza un approccio definito olistico, che considera come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso.

Scopo è:

– mantenere la terra fertile;

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– mantenere in buona salute le piante;

  • accrescere la qualità dei prodotti;

Caratteristiche: 

  • i concimi devono essere sempre naturali;
  • vietate sostanze di sintesi;
  • Rotazioni delle colture
  • Rispetto dei cicli lunari

Molto spesso si confondono agricoltura biodinamica e biologica. Sono due cose molto diverse. Vero è che un prodotto biodinamico può essere anche biologico, se certificato ma non vanno confusi anche alla luce del fatto che i prodotti bio sono regolamentati a livello europeo mentre quelli biodinamici ancora no nonostante si discuta da anni di delineare una normativa chiara per questo approccio agricolo che vanta molti seguaci e consumatori.

Ora bisognerebbe chiedersi? E’un metodo che funziona? Davvero si tratta di un sistema che apporta benefici?

A questa domanda dovrebbero rispondere forse gli scienziati ma comunque la si pensi certamente l’agricoltura biodinamica è rispettosa dell’ambiente perché ne segue i naturali cicli e tenta di trarre dalla terra il meglio cercando di preservarla. In questo periodo storico non è poco.

Alla prossima.