punto, interrogativo

Quantità netta dell’alimento e condizioni di conservazione: come vengono espresse in etichetta?

Come accade per tutte le informazioni obbligatorie, anche quelle relative alla quantità del prodotto devono sempre essere CHIARE e VERITIERE agli occhi del consumatore.

Cos’è la quantità netta di un prodotto? 

Altro non è che la quantità di preimballaggio al netto della tara.

Per i liquidi verranno utilizzate le unità di volume, ovvero litro, centilitro e millilitro.

Per i solidi verranno utilizzate le unità di massa, ossia chilogrammo o grammo.

E’ l’allegato IX del famoso Regolamento 1169/2011 a delinearne la disciplina.

Partiamo innanzitutto dalle deroghe, ovvero i casi in cui non vi è l’obbligo di indicare il peso netto:

  • quando l’alimento è soggetto a notevole calo di volume o massa ossia quando è venduto al pezzo o pesato davanti al cliente;
  • quando il peso netto dell’alimento è inferiore a 5 g o 5 ml
  • quando gli alimenti sono comunemente venduti al pezzo, a patto che il numero dei pezzi possa chiaramente essere visto e facilmente contato dall’esterno.

“Quando un preimballaggio è costituito da due o più preimballaggi individuali contenenti la stessa quantità dello stesso prodotto, l’indicazione della quantità netta è data indicando la quantità netta contenuta in ciascun imballaggio individuale e il loro numero totale. Tali indicazioni non sono tuttavia obbligatorie quando il numero totale degli imballaggi individuali può essere chiaramente visto e facilmente contato dall’esterno e quando almeno un’indicazione della quantità netta contenuta in ciascun imballaggio individuale può essere chiaramente vista dall’esterno”.

“Quando un preimballaggio è costituito da due o più imballaggi individuali che non sono considerati come unità di vendita, l’indicazione della quantità netta è fornita indicando la quantità netta totale e il numero totale degli imballaggi individuali”.

Oggi vorrei anche parlarvi delle condizioni di conservazione e istruzioni per l’uso che spesso accompagnano gli alimenti.

Per gli alimenti che richiedono particolari CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE o di USO, infatti, queste condizioni devono obbligatoriamente essere indicate nella nostra amica etichetta.

Tale informazione deve essere preceduta dalla data di scadenza o dal termine minimo di conservazione (se non vi ricordate la differenza sul blog trovate un paragrafo dedicato) e ci spiega come eventualmente in nostro alimento debba essere conservato, dopo la sua apertura, per meglio preservarlo e garantirne la sicurezza.

Conservare in luogo fresco ed asciutto”, “tenere lontano da fonti di calore”, “conservare al riparo dalla luce” ne sono un esempio.

Ne possiamo trarre il principio che laddove tali indicazioni non siano presenti, l’alimento non richieda particolari accorgimenti nella sua conservazione.

E per quanto riguarda le ISTRUZIONI PER L’USO?

Queste sono utilissime, e direi a volta necessarie, perchè consentono un uso dell’alimento sicuro.

Per questo motivo queste indicazioni devono essere il più possibile CHIARE, SEMPLICI  ed ESAUSTIVE.

Ad esempio se un alimento richiede una cottura particolare prima di essere consumato l’etichetta dovrà indicare la temperatura e il tempo minimo di cottura appunto.

Riassumendo possiamo trarre la conclusione come anche per queste indicazioni il Legislatore europeo abbia voluto tutelarci e fornirci le informazioni necessarie a salvaguardare la nostra salute! Alla prossima!